PAPA FRANCESCO A MILANO
S. Messa al Parco di Monza e allo stadio con i cresimandi
Sabato la prima tappa del Papa è stata alle Case Bianche del quartiere popolare di via Salomone, terra di frontiera dove sono presenti i problemi sociali della città. Qui la visita a tre famiglie. Poi la preghiera in strada, davanti alla parrocchia di San Galdino, con gli abitanti arrivati anche dai quartieri limitrofi.
Sempre in mattinata l'incontro con i detenuti: «Mi sento a casa»; sono state queste le prime parole pronunciate da Papa Francesco nell'incontrare la delegazione di 150 detenuti di San Vittore. Un rappresentante degli uomini e una delle donne hanno letto una lettera in cui hanno chiesto al Papa di pregare per loro perché i loro errori possano essere perdonati e la gente da fuori non li guardi con disprezzo.
Il Papa era molto emozionato, gli ha detto che nessuno ha diritto di dire «Merita di essere rinchiuso».
Francesco ha invece ripetuto che di fronte a un detenuto la cosa che si chiede è «Perché lui e non io?». Poi ha raccontato che in ognuno dei detenuti vede Gesù e li ha chiamati più volte «Fratelli».
Nel pomeriggio erano centinaia di migliaia i pellegrini che hanno atteso il Papa a Monza, a due passi dall’autodromo. Siamo arrivati ad un milione visto che in moltissimi si sono aggiunti ai gruppi registrati per partecipare all’Eucaristia. Il Vangelo era quello di Luca, l'annunciazione dell'Angelo a Maria. Dio ha scelto - ha detto il Papa - di inserirsi come ha fatto con Maria «nelle nostre case, nelle nostre lotte quotidiane, colme di ansie e insieme di desideri». È all'interno delle nostre città, nelle scuole e università, negli ospedali, che si compie l'annuncio più bello che si possa ascoltare: «Rallegrati, il Signore è con te». Una gioia che genera vita e speranza, che si fa carne nel modo in cui guardiamo al domani, che «diventa solidarietà, ospitalità, misericordia verso tutti».
Il Papa ha voluto riservare l'incontro con i Cresimandi come ultima tappa del suo serratissimo viaggio milanese. L'atmosfera allo stadio era di formidabile entusiasmo, la notizia che il loro incontro allo stadio sarebbe stato "premiato" dalla presenza del Papa ha galvanizzato i ragazzi. Che non hanno voluto perdersi l'evento, insieme ai loro formatori, preparandosi da settimane a questa giornata. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: gioia pura, musica, balli, cori, ola... Una vera festa. Aspettando Francesco.
Ottantamila ragazzi tra i 12 e i 15 anni, con catechisti, genitori, sacerdoti, religiose dalle oltre 1.100 parrocchie della diocesi di Milano hanno riempito lo stadio di San Siro a un'ora dall'appuntamento con il Papa in arrivo da Monza. L'attesa è stata scaldata dall'animazione di un migliaio di ragazzi di tutti gli oratori ambrosiani e da artisti come Davide Van De Sfroos e Giacomo Poretti.
L'incontro rinnova la lunga tradizione diocesana dei cresimandi che ogni anno incontrano l'arcivescovo allo stadio per una giornata di festa e riflessione.
Il Papa è arrivato in un San Siro stracolmo di ragazzi, accolto da un boato e da applausi interminabili.