SANT'ANTONIO ABATE

17 Gennaio Protettore degli animali

Viene sempre raffigurato con molti animali domestici attorno e questo binomio era così profondo nell'immaginazione popolare che, quando un animale si ammalava veniva detto “un santantonio”. Nell' iconografia, spesso accanto al Santo arde sempre un fuoco: "il fuoco di S. Antonio" in riferimento alla dolorosa infiammazione virale, l'herpes zoster, così comunemente chiamata; anticamente per la guarigione si invocava Sant’Antonio Abate che aveva sopportato nel suo corpo piaghe dolorosissime scatenate da Satana, proprio come un fuoco infernale. Le leggende popolari dicono che la notte di S. Antonio gli animali acquistano la "virtù", cioè hanno la facoltà di parlare e nelle stalle i contadini possono capire ciò che dicono. Ma questo santo non è solo una leggenda, visse realmente e la sua storia è documentata storicamente e i suoi discepoli la fecero conoscere al mondo attraverso un libro. Antonio nacque a Coma in Egitto (l'odierna Qumans) intorno al 251 in una famiglia di ricchi agricoltori cristiani. Rimasto orfano prima dei vent'anni, con un patrimonio da amministrare e una sorella minore cui badare, fece sue le parole di Gesù:"Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi e dallo ai poveri"