Fiaccolata 2024: alla luce della testimonianza di Padre Carlo

FIAMMA VIVA CHE TESTIMONIA LA BELLEZZA DEL VANGELO

“Distese una nube per proteggerli
e un fuoco per illuminarli di notte.”
-Salmo 104,39-

Una tradizione oramai consolidata nei nostri Oratori è quella della Fiaccola Votiva che coincide con l’apertura delle attività oratoriane del mese di settembre.
La Fiaccolata è un pellegrinaggio religioso molto particolare. La comunità parrocchiale (con particolare riferimento ai giovani) si reca presso un santuario nel quale, con una preghiera, viene accesa la fiaccola. Dopo questo momento di comunione dal santuario parte la staffetta, passando di mano in mano ai vari “atleti” la torcia verrà portata alla Parrocchia di arrivo (per quest’anno a Valaperta).

Vediamo però di richiamare il significato di questo bellissimo gesto di testimonianza.

Bisogna innanzitutto chiarire una cosa: nonostante la fiaccolata abbia anche un indubbio carattere sportivo il suo significato è molto diverso da quello della fiamma olimpica. Nel tempo il gesto religioso si è arricchito di caratteri sportivi e anche di “convivialità”. Dove per convivialità si intende l’allegria e la festa che accompagnano lo svolgimento della manifestazione (pranzi, canti e giochi) anche da parte di altri membri della comunità che accompagnano la torcia senza essere necessariamente “atleti”.

I significati che si possono riscontrare in questo gesto sono molteplici:
La fiamma è da sempre segno di luce, speranza e vita. Il fuoco identificando la possibilità di cucinare gli alimenti identifica la vita stessa di una famiglia, tanto che focolare è sinonimo appunto di famiglia. Non è dunque banale scegliere, per alimentare questa vita, un fuoco in particolare, preferendolo a tutti gli altri. Il fuoco è simbolo poi dello Spirito Santo che passando attraverso la Vergine Maria permette l’incarnazione del Figlio di Dio, Luce e Speranza per il mondo.

Il viaggio, ovvero, il percorso da compiere di corsa è senza dubbio metafora della vita. Il Cristiano vi passa accompagnato dalla fede ardente in Cristo. Il gesto è quindi anche testimonianza di fede per i luoghi in cui si passa. La fiaccola simboleggia una fede viva e ben visibile.

Infine vi è un forte richiamo alla tradizione, il passaggio di mano in mano della fiaccola, simboleggia appunto la consegna di generazione in generazione della fede (o più in generale di valori, civiltà e cultura). Questo gesto richiama il significato più profondo della tradizione stessa: ogni singolo atleta (o generazione) è doppiamente responsabile per la fiaccola che porta, nei confronti sia di chi lo ha preceduto, sia di chi lo segue. Per entrambi il passaggio della torcia è segno di speranza e attesa, insieme alla certezza di non essere mai lasciati soli nel percorso (nella storia). In questo gesto vi è spazio anche per un sano stare insieme tra più generazioni, i giovani che corrono e i meno giovani che li accompagnano o che seguono il pellegrinaggio.

L’arrivo è un momento poi di gioia incontenibile e di grande soddisfazione per l’impresa compiuta. Un gesto dal profondo significato, capace di creare e consolidare legami, atto a scuotere le coscienze di chi vi assiste, fatto di fatica, ma anche di gioia e allegria, insomma un gesto davvero unico.
Speriamo che esso duri nel tempo come imperitura testimonianza di Fede, Gioia e Speranza.

Per la nostra comunità di Galgiana quest’anno la fiaccolata assume un significato ancora più profondo in quanto ricordiamo il centenario della nascita di Padre Carlo Brivio, missionario originario di Cassina de’ Bracchi e entomologo di fama internazionale. Durante la fiaccolata ci recheremo in alcuni dei luoghi nei quali Padre Carlo è passato. Forti della sua testimonianza siamo pronti a seguire i suoi passi, motivati ad essere testimoni autentici del Vangelo.