SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA

Opera di Misericordia Corporale " Dar da bere agli assetati"

Il dono del Giubileo non è qualcosa di automatico, ma deve essere un vero cammino di conversione e di guarigione che ha le sue tappe: la confessione, la comunione, la preghiera secondo le intenzioni del Papa e la visita a una chiesa giubilare. La visita alla chiesa giubilare può essere sostituita anche con la pratica di una delle opere di misericordia corporale. Queste opere ci aiutano a coltivare lo spirito di penitenza e ci allenano alla condivisione con chi non ha o ha meno di noi. Penitenza e condivisione sono i frutti di una vera conversione e ci ottengono guarigione. Dar da bere agli assetati è la seconda opera di misericordia corporale.
– “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il premio preparato per voi fin dall’eternità. Perché ho avuto sete e mi avete dato da bere”.
– “Signore, quando mai ti abbiamo veduto assetato e ti abbiamo dato da bere?”.
– “In verità io vi dico: Ogni volta che avete fatto questo a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,34-35.37.40).

O Gesù, se la situazione dei popoli affamati è tragica lo è ancor di più se vi si aggiunge la mancanza d’acqua. La terra senz’acqua si riduce in polvere, mentre le creature umane e gli animali senz’acqua gridano verso il cielo e muoiono. Il pane è frutto della terra e del lavoro dell’uomo, l’acqua è il grande dono di Dio per tutti, dono abbondante e gratuito della bontà del nostro Padre che è nei cieli. Tu fai sorgere il sole sui buoni e sui cattivi, e fai piovere sui giusti e sugli ingiusti. L’acqua che scende dall’alto ristora la terra, gli uomini e gli animali, va al mare, poi sale e riprende il suo cammino a beneficio degli uomini. Ma tu, Signore, ci ripeti: Procurate voi stessi i mezzi perché tutto il mondo abbia l’acqua da bere e da irrigare i campi. Tu vuoi salvare tutti, Gesù, e i beni che hai creato li hai messi a disposizione di tutti. Grazie!