Domenica 8 Novembre Signatio Crucis
Durante l’udienza del mercoledì, papa Francesco ha parlato del segno
storie e significati di un gesto familiare, ma di cui forse conosciamo troppo poco.
Significato – È un gesto importante nella Chiesa Cattolica Romana ma è praticato anche
tra i greco-ortodossi e gli episcopaliani. La sua forma serve a ricordare la croce di Cristo
ed è considerato anche come la rappresentazione della Trinità: Padre, Figlio e Spirito
Santo. Tutta la vita cristiana è racchiusa nel segno di croce: ha inizio con il segno di croce
del Battesimo e termina sulla terra con il segno di croce della sepoltura.
Come si fa - In origine si tracciava una piccola croce, fatta con il pollice o con un altro dito
della mano, in genere sulla fronte, a volte su altre parti del viso, e poi del corpo. Verso il X
secolo nella liturgia venne introdotto il “grande segno della croce” che si traccia portando
la mano destra alla fronte, poi al petto e infine alle spalle. Il gesto viene spesso accompagnato
da una formula di preghiera: «Nel nome del Padre (testa), del Figlio (petto) e dello Spirito
Santo (spalle), Amen (mani giunte sul petto)».
Una vittoria contro la paura, professione di fede – Le ragioni e le occasioni per fare
il segno della croce sono molteplici. È una professione di fede, un rinnovamento del
battesimo, un segno che si è discepoli di Cristo. Significa l’accettazione della sofferenza e
una vittoria sull’auto indulgenza, cioè verso difetti come la rabbia o la paura. È nato come
gesto e momento personale.